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Postura scorretta: cos’è, sintomi, tipi, conseguenze e a chi rivolgersi

 

Cos'è la postura scorretta

La postura è definita come l’atteggiamento corporeo, o posturale, nello spazio. Nello specifico, la postura è l’insieme l’assetto che il nostro corpo assume grazie alla contrazione di gruppi muscolari specifici (in particolare i muscoli antigravitari) in risposta alla gravità.

Nel corso del tempo, in ambito medico è stata data alla postura un’importanza significativa nell’ambito dell’insorgenza e della persistenza di alcune problematiche muscoloscheletriche, come il dolore cervicale, dorsale, lombare, il dolore all’anca o al ginocchio, al piede o in altri distretti corporei, coniando il termine postura scorretta. Tale terminologia, nello specifico, si riferisce a tutti gli atteggiamenti corporei scorretti che il corpo umano assume nello spezio e che, secondo alcune teorie, sarebbe causa di dolore, infortuni o rigidità.

Purtroppo, come vedremo nel corso dell’articolo, l’importanza data da molti professionisti alla postura scorretta, intesa come causa di patologie muscoloscheletriche, deve essere necessariamente ridimensionata.

 

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Tipi di postura scorretta

Secondo le teorie per le quali la postura scorretta sia causa di disturbi muscoloscheletrici o un fattore di rischio per alcuni infortuni, esistono numerosi tipi di postura scorretta tra i quali ricordiamo:

  • ipercifosi – incremento della curvatura toracica o dorsale per la quale la convessità (“pancia” della C rivolta in direzione posteriore e “apertura” della C rivolta anteriormente verso il torace) della fisiologica cifosi risulta essere maggiore rispetto alla norma;
  • iperlordosi lombare o iperlordosi cervicale – incremento della curvatura lombare per la quale la concavità (“pancia” della C rivolta in direzione anteriore e “apertura” della C rivolta posteriormente) della fisiologia lordosi cervicale o lombare risulta essere maggiore rispetto alla norma;
  • sway-back – incremento della curvatura toracica e spostamento posteriore del torace rispetto al bacino associato a lieve incremento della lordosi lombare e a una anteposizione (protrazione in avanti) del collo e del capo. Questa tipologia di postura scorretta è quella che classicamente viene definita come un “infossamento” su ste stessi che comporta una chiusura delle spalle, un capo protratto in avanti e una “gobba” toracica o dorsale;
  • scoliosi – deviazione della curvatura non più sul piano sagittale (ovvero il piano che si osserva guardando il corpo dal fianco in laterale) ma sul piano frontale posteriore (ovvero il piano che si osserva guardando il corpo da dietro). Questa tipologia di alterazione della curvatura della schiena è più comune a livello dorsale e si associa a ipercifosi toracica – specialmente negli adolescenti (ma non solo);
  • lordosi toracica o dorsale – inversione o tendenza all’inversione della fisiologica curvatura dorsale (che normalmente è cifotica e quindi prominente verso la direzione posteriore con la “pancia” della C rivolta posteriormente);
  • spalle chiuse o curve – tendenza alla chiusura e all’anteposizione delle spalle (e di tutto il complesso articolare che prende il nome di cingolo scapolare) associato, normalmente, a ipercifosi dorsale o toracica.

I tipi di postura scorretta appena citati riguardano unicamente la schiena e la colonna vertebrale. Come vedremo insieme, però, le teorie che nel tempo hanno associato la postura scorretta a problematiche di dolore o rischio di infortunio riguardano anche altri distretti, come il ginocchio o il piede.

 

Sintomi postura scorretta

Esistono davvero dei sintomi da postura scorretta? Quando è un problema la postura scorretta e quando invece è normale?

Purtroppo, dati scientifici alla mano, non esistono veri e propri sintomi da postura scorretta dal momento che tutti gli studi a oggi ci suggeriscono come non sia la postura scorretta a dar luogo a problematiche o a sintomi (come dolore e rigidità), ma il tempo per il quale la postura (di qualunque tipo, anche quella che viene definita “corretta”) viene mantenuta.

Perché è sbagliato parlare di postura scorretta?

Se la postura scorretta fosse un serio problema alla base dei sintomi, ne conseguirebbe logicamente che – dal momento che la postura scorretta è tale da essere mantenuta per tutto l’arco della giornata – i sintomi che ne derivano dovrebbero essere presenti sempre a tutte le ore del giorno. Non è così. Inoltre, se fosse vero che la postura corretta sia causa di dolore o fattore di rischio per gli infortuni, non vi sarebbero atleti con scoliosi, ipercifosi o altre deviazioni della colonna vertebrale. Allo stesso tempo, è bene sapere che le caratteristiche di quella che definiamo impropriamente postura scorretta sono ben visibili anche in persone che non hanno alcun sintomo.

La logica conseguenza è quella per cui la postura, qualunque essa sia, da seduti o in stazione eretta, è semplicemente il risultato dell’attività muscolare propria della persona e, certamente, ognuno ha la sua. Dal momento che la postura scorretta può essere presente anche in persone senza alcun sintomo, le logiche conseguenze sono essenzialmente due:

  • non è necessario modificare la postura scorretta per sconfiggere dolori o altre problematiche del corpo (i pazienti, infatti, risolvono le proprie problematiche di dolore senza modificare la postura!);
  • la postura non è una condanna al dolore (le cause andranno ricercate in altro!).

Ma cosa succede quando dopo alcuni trattamenti sembra che la postura migliori?

È il caso non della postura scorretta, ma della postura che viene definita antalgica, ovvero assunta dal paziente in risposta al dolore. È il caso, ad esempio, della sciatica nella quale i pazienti, osservandosi anche autonomamente allo specchio, noteranno uno spostamento del proprio tronco da un lato (sembrando “storti). Tale postura si modificherà e si ripristinerà parallelamente alla riduzione dei sintomi: non è una postura scorretta, è una normale e fisiologica difesa del corpo per trovare una posizione di sollievo proprio come avviene a letto quando una posizione risulta dolorosa mentre un’altra dà beneficio.

 

Dolori da postura scorretta

I dolori da postura scorretta sono essenzialmente quelli a carico degli arti superiori, della colonna vertebrale e degli arti inferiore. Purtroppo, come già approfondito nel paragrafo precedente, i dolori o gli altri sintomi che nel tempo sono stati attribuiti alla postura scorretta non possono più essere legati con forza alla semplice e sola posizione assunta dal corpo nello spazio. È sufficiente vi sia anche solo un paziente con un allineamento corporeo non perfetto (considerato, appunto, come una postura scorretta) per smentire la regola per cui la postura scorretta sia causa di dolore.

Ad ogni modo, i dolori da postura scorretta più comuni sono:

 

Postura scorretta e dolori alle gambe

I più comuni dolori alle gambe che si riteneva fossero legati alla postura scorretta sono essenzialmente quelli legati all’articolazione dell’anca (dolore inguinale, al fianco, al gluteo o alla coscia), alla sciatica (dolore alla schiena e soprattutto all’arto inferiore talvolta fino al ginocchio e al piede), al ginocchio (sovraccarichi articolari interni o esterni a seconda della tipologia di postura) o al piede (piatto, pronato, valgo o varo).

I dolori alle gambe da postura scorretta devono essere interpretati, oggi, alla luce delle nuove scoperte scientifiche, come conseguenza dello stile di vita assunto dagli individui. Per fare un esempio, un dolore lombare che insorge dopo uno specifico periodo di tempo in posizione seduta, ha la stessa probabilità di manifestarsi sia in soggetti con una “postura perfetta” sia in soggetto con una postura considerata, impropriamente, scorretta. Allo stesso modo, è molto più probabile che il dolore al ginocchio da sovraccarico (lavorativo o sportivo) sia conseguenza proprio di un eccesso di lavoro del ginocchio in risposta all’attività (incremento del tempo in posizione seduta, incremento della distanza o del tempo della corsa o altro ancora), piuttosto che alla postura scorretta delle gambe o della schiena.  

 

Postura scorretta e dolori addominali

Il ragionamento appena affrontato per la postura scorretta e i dolori alle gambe deve essere trasferito anche ai dolori addominali e, come vedremo, ai piedi. È oltretutto bene sapere che i dolori addominali di natura muscoloscheletrica sono davvero rari ed è più probabile che siano di competenza medica e, pertanto, non di certo legati alla postura. Gli unici casi in cui i dolori addominali possano essere effettivamente di natura muscoloscheletrica riguardano il dolore riferito anteriormente sull’addome dalla colonna vertebrale (infiammazioni nervose, ernie discali) o sovraccarichi dei muscoli addominali.

Per i dolori addominali, pertanto, la postura scorretta non ha un significato patologico.

 

Postura scorretta dei piedi

La postura scorretta dei piedi, da sempre, ha ottenuto un’importanza attenzione da parte della ricerca scientifica e dei professionisti sanitari a tal punto da “dar vita” a una serie di dispositivi (come plantari o altro) realizzati, inizialmente, con lo scopo di modificare la postura dei piedi per risolvere problematiche muscoloscheletriche (dolore agli arti inferiori, alla schiena o altro).

Purtroppo, escluse le patologie di esclusiva competenza medico-specialistica che richiedono una riabilitazione specifica, come il piede piatto di alto grado, il piede torto congenito o altre affezioni di questa natura, la postura scorretta dei piedi deve essere considerata esattamente come quella della colonna vertebrale, ovvero senza un significato così importante dal punto di vista patologico. Così come la postura della schiena, anche quella dei piedi è esclusiva e unica per ciascun individuo e vi sono soggetti con piedi “perfetti” che hanno sintomi così come vi sono soggetti con piedi con postura scorretta che non hanno alcun sintomo.

 

Postura scorretta: conseguenze

Come facilmente intuibile dalle righe precedenti, le conseguenze della postura scorretta non sono quelle legate alla postura statica del corpo. Piuttosto, le problematiche di dolore o infortunio dovranno essere studiate ricercandone le cause in altri aspetti, tra cui stile di vita, forza muscolare, ampiezza di movimento articolare o mobilità articolare, resistenza muscolare, stato di salute generale, patologie concomitanti di competenza medica (diabete, patologie reumatiche o altro) e tanto altro ancora.

 

Postura scorretta schiena

Giunti a questo punto dell’articolo e addentrandoci nel merito della colonna vertebrale, e in particolare della postura scorretta della schiena, è piuttosto comprensibile come i concetti affrontati nelle righe precedenti debbano essere ridimensionati e riformulati anche per la colonna vertebrale. Le problematiche di schiena non sono direttamente conseguenza della postura scorretta: sono la conseguenza di un insieme di fattori dove, probabilmente, la postura intesa come posizione assunta dal corpo in modo statico nello spazio risulta essere all’ultimo posto in termini di importanza!

Un esempio?

Prendendo in esame un paziente con mal di schiena quando è seduto per ore al computer e con ipercifosi, spalle chiuse e “gobbo” – con una postura, quindi, scorretta: la logica conseguenza dovrebbe essere quella per cui risolvendo la “gobba” si risolverebbero anche i dolori alla schiena. Una strategia, purtroppo come vedremo assolutamente fallimentare, dovrebbe essere quella di suggerire al soggetto di assumere attivamente (attraverso una propria modifica attiva della posizione della schiena grazie alla contrazione dei muscoli) una posizione più “dritta” seduto davanti al computer. Ora, la mia domanda: siamo proprio sicuri che mantenere per ore questa posizione non crei nessun disturbo? Se provassimo a tenere il pugno della nostra mano chiuso con forza, quanto resisteremmo? È vero o non è vero che è molto probabile che svilupperemmo dolore, tensione o altri sintomi alla mano dopo un certo periodo di tempo? La risposta, certamente, è ovvia.

E cosa possiamo fare?

L’unica strategia per non incorrere in dolore a causa della contrazione muscolare prolungata (come quella seduta per allineare la schiena o per chiudere il pugno) è quella di cambiare spesso posizione, alzarsi, camminare o eseguire altre attività: delle vere e proprie pause.

 

Postura scorretta: a chi rivolgersi da chi andare

In caso di dolori da postura scorretta postura scorretta e altre problematiche di natura muscoloscheletrica, il professionista a cui rivolgersi è il fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico che, attraverso la propria valutazione specifica saprà impostare il trattamento più adeguato e individuare se, effettivamente, la postura scorretta sia causa dei sintomi o un fisiologico atteggiamento del corpo nello spazio del soggetto in questione.

 

 

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