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Spondilolistesi L5 S1: sintomi, esercizi e intervento

 

Cos'è la spondilolistesi L5 S1

La spondilolistesi L5 S1 è un termine che indica lo scivolamento in direzione anteriore della vertebra L5 (la quinta vertebra lombare) su S1 (la prima vertebra sacrale). Nello specifico, in questa condizione, riscontrabile alla radiografia, alla TAC o alla risonanza magnetica, il corpo vertebrale di L5 si trova in una posizione più anteriore rispetto alla prima vertebra sacrale - S1. Spesso il termine spondilolistesi viene confuso con spondilolisi, termine che, invece, indica un difetto anatomico di una parte anatomica specifica chiamata pars interarticolare istmo della vertebra senza scivolamento del corpo vertebrale. La spondilolisi, se vogliamo, potrebbe essere considerata come il "primo step" della spondilolistesi, vero e proprio scivolamento vertebrale.

 

Immagine rappresentativa di una spondilolistesi anteriore o anterolistesi L5 S1. Nell'immagine si evince lo scivolamento in avanti di L5 rispetto a S1.

 

Il rachide lombare (l'insieme di strutture che compongono la regione lombare tra cui articolazioni, tendini, legamenti, muscoli ed ossa) è il distretto più colpito dalla spondilolistesi e, in particolare, la scienza sembra essere concorde che la zona lombare specifica più comune di spondilolistesi sia proprio il livello L5-S1, seguito dal segmento vertebrale L4-L5 immediatamente sopra. Nel caso specifico della spondilolistesi L5 S1 per cui la vertebra L5 si trova spostata in avanti rispetto a S1, si parlerà di spondilolistesi anteriore o anterolistesi (più frequente). Nel caso contrario in cui la vertebra L5, invece, si troverà ad essere in una posizione più posteriore rispetto alla sottostante, si parlerà di spondilolistesi posteriore o retrolistesi (più raro).

In linea generale, la spondilolistesi, anche quella a livello di L5 S1, può essere suddivisa in diversi gradi a seconda dell'entità dello scivolamento in direzione anteriore della vertebra sovrastante e nello specifico:

  • grado I - da 0 al 25%;
  • grado II - dal 25% al 50%;
  • grado III - dal 50% al 75%;
  • grado IV  - dal 75% al 100%.

Come approfondito nei prossimi paragrafi, le cause e i sintomi della spondilolistesi dipendono dalla gravità della patologia, dal livello vertebrale considerato e da altri fattori interni ed intrinseci del paziente.

 

Cause della spondilolistesi L5 S1

Le cause della spondilolistesi L5 S1 sono essenzialmente degenerative e come tipologia specifica di disturbo richiede solitamente tempo perché si sviluppi. Tuttavia, vi sono studi che hanno associato i frequenti traumatismi a livello della colonna vertebrale, specialmente in estensione del rachide (ovvero il movimento di inarcamento della schiena indietro), in giovani soggetti sportivi e l'insorgenza di spondilolistesi. Purtroppo, però, questo dato può essere solamente considerato come elemento conoscitivo dal momento che non vi sono dati consistenti a questo supporto.

Ad ogni modo, le cause di spondilolistesi L5 S1 potremmo suddividerle in:

  • traumatiche;
  • congenite - come le alterazioni della crescita ossea nel corso della vita;
  • secondarie a patologie dell'osso - come neoplasie a carico dell'osso;
  • idiopatiche - di cui non si conosce la causa.

 

Sintomi della spondilolistesi L5 S1

sintomi della spondilolistesi L5 S1 sono definiti in ambito scientifico "non specifici" a significare che a oggi, purtroppo, non esiste un quadro clinico caratteristico per questo disturbo, a differenza, ad esempio, della sciatica. I sintomi di spondilolistesi, infatti, variano a seconda delle conseguenze che questo disturbo determina e della relazione che lo scivolamento instaura con le strutture muscolari, articolari e nervose circostanti.

Dal momento che la spondilolistesi L5 S1, nei casi di scivolamento anteriore di alto grado, potrebbe generare quella che viene chiamata stenosi vertebrale lombare, ovvero un restringimento del canale vertebrale all'interno del quale decorrono le strutture nervose tra cui le radici nervose di L5 o S1, i pazienti potrebbero manifestare sciatica e sintomi riconducibili, appunto, a un coinvolgimento del sistema nervoso tra cui formicolio, intorpidimento, sensazione di alterazione di sensibilità o scosse e bruciori. La caratteristica peculiare dal punto di vista clinico, in caso di stenosi vertebrale conseguente a spondilolistesi L5 S1, è quella della bilateralità, ovvero della presenza dei sintomi in entrambi gli arti inferiori.

Tra gli altri sintomi che la spondilolistesi L5 S1 potrebbe generare vi sono sicuramente la lombalgia e la rigidità lombare.

Nello specifico, la lombalgia potrebbe essere localizzata a fascia a livello lombare comprendendo sia il lato destro che il sinistro oppure monolaterale, ovvero localizzarsi unicamente a destra o a sinistra, ed essere più o meno puntiforme come zona specifica. In caso di lombalgia da sponsilolistesi L5 S1, i movimenti che solitamente i pazienti riferiscono come aggravanti (movimenti che peggiorano i sintomi) vi sono l'estensione, ovvero il movimento di inarcamento della schiena indietro, e la flessione, il piegamento del busto in avanti (in particolar modo dalla posizione eretta).

La rigidità alla schiena, invece, potrebbe manifestarsi frequentemente al mattino e al risveglio o dopo periodi di prolungata inattività o mantenimento della medesima posizione per un tempo prolungato.

 

Spondilolistesi L5-S1: intervento

Quando sottoporsi all'intervento chirurgico in caso di spondilolistesi L5 S1 risiede unicamente nella volontà del paziente e del chirurgo vertebrale. Ciò che è bene sapere è che nella maggior parte dei casi la spondilolistesi L5 S1 può essere gestita in maniera ottimale attraverso le terapie conservative (farmaci prescritti dal medico e riabilitazione svolta insieme al fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico) e che la chirurgia è riservata unicamente ai casi più severi e gravi o che non rispondono alla terapia conservativa dopo 3 o 6 mesi.

L'intervento chirurgico, a discrezione dei chirurgi vertebrali che operano in questo settore, prevede la riduzione dell'entità dello scivolamento in tutti quei casi in cui, in assenza di chirurgia, lo scivolamento stesso comprometterebbe le strutture più nobili della nostra schiena, come le radici nervose o i nervi periferici provenienti dalle radici stesse. Tuttavia, il tasso di ricorso alla chirurgia per la spondilolistesi L5 S1 è progressivamente diminuito nel corso del tempo anche in ragione del fatto che spesso la spondilolistesi (non solo a livello L5 S1) potrebbe essere del tutto asintomatica o, in altri casi, potrebbe rimanere invariate alla radiografia o alla risonanza magnetica pur non generando alcun sintomo.

L'intervento chirurgico, pertanto, è rivolto unicamente ai casi più severi o che non rispondono alla terapia conservativa e, nello specifico, dobbiamo sapere che la fisioterapia specialistica muscoloscheletrica riveste il ruolo centrale per la gestione di questo disturbo attraverso la terapia manuale e, soprattutto, l'esercizio terapeutico.

 

Spondilolistesi L5 S1: esercizi

Gli esercizi sono l'arma vincente contro la spondilolistesi L5 S1 ma, come per ogni cura e medicina, anche quest'ultimo deve avere una propria dose per essere efficace. Ogni esercizio, infatti, deve essere prescritto, supervisionato e monitorato attentamente da un fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico sulla base di:

  • reattività - grado di risposta dei sintomi durante e dopo l'esercizio;
  • tipologia di dolore - infiammatorio, radicolare (dovuto al coinvolgimento di una radice nervosa o di altra natura;
  • stato di salute generale del paziente - presenza o assenza di altre patologie che potrebbero compromettere la corretta esecuzione degli esercizi;
  • farmaci;
  • estensibilità articolare e muscolare;
  • forza e resistenza muscolare;
  • tipologia di lavoro, hobby o sport praticato dal paziente.

Ad ogni modo, esistono alcuni esercizi che il paziente potrebbe svolgere in attesa di essere visitati dal fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico, con lo scopo di migliorare momentaneamente la mobilità articolare e trarre sollievo dal dolore. Questi esercizi, che possono essere svolti da chiunque vista la loro bassa intensità ma grande utilità in termini di azione su articolazioni, muscoli e miglioramento della mobilità, è possibile visionarli negli articoli dedicati ad altri disturbi della colonna vertebrale (è possibile accedervi cliccando sui link presenti nelle righe sottostanti).

 

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