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Tendine sovraspinato o sovraspinoso: cos’è, infiammazione, lesione o rottura, invertento in artroscopia

 

Il tendine sovraspinato, o del muscolo sovraspinoso, è un tendine che appartiene alla cuffia dei rotatori, l’insieme di tendini che avvolge la testa omerale a livello della spalla e che ne consente alcuni movimenti, oltre a garantirne stabilità. Tra tutti i tendini della cuffia dei rotatori, il tendine del sovraspinato è quello che più frequentemente va incontro a patologie, lesioni o infiammazione.

Nel caso dell’infiammazione del sovraspinato, in assenza di lesione, saranno presenti alcuni segni e sintomi specifici mentre in caso di lesione o rottura del tendine del sovraspinato la situazione sarà ben diversa e, seppur sia più disabilitante, meno difficile da identificare. Lo scopo delle prossime righe sarà proprio quello di approfondire cos’è il tendine del sovraspinato, cosa avviene durante la sua lesione e ottenere alcuni consigli pratici su questa patologia.

 

Infiammazione del tendine

L’infiammazione a carico del tendine, anche nel caso del muscolo sovraspinato o sovraspinoso, è un disturbo doloroso secondario a processi di degenerazione della struttura tendinea, l’area anatomica compresa tra muscolo ed osso. Come detto, il tendine del sovraspinato appartiene alla cuffia dei rotatori, complesso muscolo-tendineo più ampio che garantisce stabilità alla spalla e ne consente una corretta centratura (all’interno della glena della scapola) per il movimento. La spalla, tuttavia, è un’articolazione molto delicata dal punto di vista della stabilità: essendo le superfici articolari poco congruenti e poco ampie dal punto di vista osseo, è richiesta un’attività muscolare molto importante perché non incorra in problematiche di rottura tendinea o, talvolta, di dislocazione (lussazione) articolare. In caso di microtraumi ripetuti nel tempo o di eccesso di attività attraverso movimenti del braccio (in particolar modo oltre l’altezza della spalla), è possibile sviluppare infiammazione al sovraspinato o sovraspinoso e, nei casi estremi, rottura del tendine del sovraspinato o sovraspinoso.

 

Lesione del tendine del sovraspinato 

La lesione del tendine del sovraspinato o sovraspinoso è una condizione clinica piuttosto comune che si manifesta principalmente con difficoltà di movimenti del braccio oltre la spalla, dolore notturno, rigidità alla spalla, evidente sollevamento della spalla durante i movimenti del braccio verso l’alto (per compensare il movimento), difficoltà nell’apertura laterale delle braccia e, seppur non sia una regola, potrebbe associarsi a un trauma in soggetti giovani-adulti (mentre è possibile non sia necessario un trauma per avere una lesione in soggetti anziani). Più raramente si associa a gonfiore al braccio o alla spalla.

La lesione del tendine del sovraspinato, però, non è sempre sintomatica. Nei casi in cui la lesione o rottura del tendine sia secondaria a un trauma è molto più probabile sviluppare sintomi – anzi è molto raro non vi sia dolore in conseguenza ad un trauma alla spalla. Tuttavia, vi sono molti pazienti con lesione o rottura del tendine del sovraspinato o sovraspinoso che non hanno alcun sintomo.  Tali lesioni o rotture, probabilmente, sono riconducibili a vecchie problematiche a carico della spalla che, nel tempo, sono state “compensate” da un’attività muscolare sufficiente perché la spalla adempiesse al proprio scopo. Non è raro, infatti, visitare pazienti con rotture tendinee a carico della spalla che non hanno alcun problema di movimento ma, ad esempio, solo dolore. Quest’ultima situazione clinica, scienza alla mano, dovrebbe essere più caratteristica di una “semplice” infiammazione del sovraspinato o di dolore di spalla correlato alla cuffia dei rotatori, ma non a una rottura che, per definizione, dovrebbe compromettere il movimento della spalla.

Alla luce di queste considerazioni, è estremamente importante sottoporsi a una visita completa con il proprio fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico per scoprire la natura del proprio disturbo, la causa e scoprire, se presente, se la lesione o rottura del tendine sia davvero la ragione dei propri sintomi o se, come avviene spesso, possa essere considerata un normale “invecchiamento” della spalla.

 

Intervento tendine sovraspinato in artroscopia

Uno dei rimedi o delle cure più comuni e conosciute per la rottura del tendine del sovraspinato è l’intervento in astroscopia: la ricostruzione dei tendini della cuffia dei rotatori. Questo intervento è comunemente praticato dai medici specialisti in ortopedia in questi casi in cui la riabilitazione non sia in grado di restituire una buona funzionalità del braccio. Va ribadito, tuttavia, che a oggi la chirurgia per le problematiche di spalla è stata largamente ridimensionata: l’intervento di artroscopia la lesione del tendine del sovraspinato, infatti, viene proposta a pazienti selezionati e non più a chiunque.

Chi sono i candidati per l’intervento al tendine del sovraspinato in artroscopia?

Tutti quei pazienti che si sono sottoposti a riabilitazione attraverso esercizi specifici a carico progressivo (non sono sufficienti pesetti, bastoni o stretching!) fino ad esercizi ben più energici (solo in questo modo può essere allenata una spalla che ha bisogno di sostegno in caso di lesione o rottura del tendine) ma che non hanno ottenuto alcun beneficio dopo un percorso di almeno 3-6 mesi. In caso di riabilitazione non eseguita attraverso esercizi, sarà più che evidente che i miglioramenti possano essere solamente parziali: la riabilitazione, in caso di lesione o rottura tendinea deve essere indirizzata all’aumento della forza di tutti gli altri muscoli che devono sostenere la spalla al posto del muscolo o tendine lesionato. L’alternativa, ovvero eseguire esercizi a bassissimo carico (con elastici o bastoni), è insufficiente.

Gli altri pazienti candidati all’intervento in artroscopia per la rottura del tendine del sovraspinato sono tutti quei pazienti con lesioni o rotture tendinee complete lesioni massive della cuffia dei rotatori o, ancora, lesioni a tutto spessore della cuffia dei rotatori che necessitano di una buona funzionalità del braccio (come giovani sportivi).

 

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